COPPA UEFA
Una
Roma da mille e una notte
Dopo Benfica, Valencia, Bordeaùx e Anderlecht è toccato al Broendby fare strada ai giallorossi
di Riccardo Viola
Una Roma da «mille e una notte». Più forte di tutto e di tutti. Più forte di un awersario scorbutico, fisica. mente inimitabile, nell'occasione perfino fortunato. Più forte di quanti le hanno... soffiato contro, agitando fantasmi nonoostante si sia fatta chiarezza a livello soocietario. Più forte degli agguerritissimi «gufi» che si sono assestati sul trespolo, davanti alla tv, o si sono nascosti nei settori «vip» dell'Olimpico. Più forte infine di quanti avrebbero pagato per vedere Ottavi o Bianchi punito proprio ad un sofffio dal traguardo. La vittoria commovente è dedicata soprattutto a questi ultimi, ai fanatici di un gioco che quest'anno ha procurato soltanto guai ai loro profeti in panchina.
Il pubblico non ha più bisogno di dediche. Ha creduto fino all'ultimo nel miracoolo e insieme a Voeller ha colpito «quella» palla; insieme a Rizzitelli aveva trascinato la squadra per un'ora; insieme ai giocatoori tutti ha creato quella mezzora finale di fuochi d'artificio, che sono continuati ano che dopo il fischio finale di Soriano Alaadren, costruendo un'altra notte magica nella Roma giallorossa.
Dopo Benfica, Valencia, Bordeaux e Anderlecht è toccato al Broendby cedere il passo alla Roma. L'ultimo ostacolo si chiama Inter: l'8 maggio si va in campo a San Siro, dopo due settimane si replica all'Olimpico. Ci sarà da soffrire per altri 180 minuti ma, come più volte abbiamo sottolineato, la Roma ha ormai fatto il callo ai problemi e agli ostacoli. E con lei i tifosi...
All'olimpico
: Roma-Broenbdy 2-1
ROMA: Cervone, Pellegrini, Nela; Bertthold, Aldair, Comi (dal 71' Muzzi); Desiideri, Di Mauro, Voeller (dall' 88' Gerolin), Giannini, Rizzitelli. All.: Bianchi.
BROENDBY: Schmeichel, Bj. Jensen, Br. Jensen; Olsen, Rasmussen, (dal 75' Madsen), J. Jensen; Christofte, H. Jennsen (daIl'89' Elahor), Pingel, Christennsen, Vilfort. All.: M. Olsen.
ARBITRO: Soriano Aladren (Spagna).
MARCATORI: al 34' Rizzitelli, al 61' autorete di Nela, all' 88' Voeller.
NOTE: spettatori 58.000 circa. Calci d'angolo 5-5.
Una partita in quattro atti. Il primo dura mezzora e la Roma fa finta di non salire sul palcoscenico; aspetta il Broendby, lo lascia giocare pur limitando al minimo i pericoli per Cervone. Bianchi cambia posizione a Rizzitelli: da destra a sinistra e si passa al seconndo atto. Arriva proprio l'acuto di Rizzitelli che gira di testa in rete un cross corto di Di Mauro, dopo un'affannosa respinta del portiere danese su un gran sinistro di Nela dalla grande distanza.
La Roma non riesce a chiudere il match e al terzo atto sembra spacciata: corre il minuto 62' quando un velocissiimo contropiede del Broendby si chiude con una sfortunata deviazione di Comi. Nela nulla può sulla linea. La disperazione dura un attimo. Per il quarto ed ultimo atto i giallorossi si trasformano, recitando un altro copione.
Nella mezzora finale succede di tutto: occasioni da gol a ripetizione per Desideri, Voeller, Rizzitelli, e perfino un gol fantasma di Berthold, con la palla respinta oltre la linea di porta. La Roma ci crede fino all'ultimo e all' 88' viene premiata: gran tiro di Desideri dal limite, ancora una respinta corta del portiere danese con Voeller che «brucia» Rizzitelli nella battuta a rete. Il sogno continua.
Al
Broendby stadium:Broendby-Roma0-0
BROENDBY: Schmeichel, Bjarne Jennsen, Madsen (dal 76' H. Jensen); L. Olsen, Brian Jensen, J. Jensen (dall'85' Okechukwu); Christofte, Rasmussen, Pingel, Christensen, Vilfort. All.: M. Olsen.
ROMA: Cervone, Nela, Carboni; Berthold, Aldair, Comi; Desideri, Di Mauro, Voeller, Giannini (dal 75' Gerolin), Rizziitelli. All.: Bianchi.
NOTE: spettatori 18.000 circa. Calci d'angolo 1-1.
I giallorossi sono usciti dal «piccolo» campo di Broendby con lo sperato risultato positivo.
Lo zero a zero finale è maturato in un match certamente non spettacolare, ma giocato da entrambe le formazioni con grande grinta ed accortezza tattica.
Per la prima volta nella stagione i gialllorossi non sono riusciti a mettere a seegno un gol in trasferta in un incontro di Coppa, «merito» soprattutto dell'incerto arbitraggio dell'ungherese Nemeth, che ha permesso all'atletica compagine di casa di far valere tutta la sua prestanza fisica.
Nelle file romaniste si sono messi in evidenza soprattutto gli uomini della difeesa, il rientrante Comi, il sempre più contiinuo Aldair, il poliedrico Berthold.
Sugli scudi anche Rizzitelli, impiegato da Bianchi in posizione di copertura.
Nell'occasione ha fatto il suo rientro in squadra anche capitan Giannini, autore di una prova senza infamia e senza lode.
I danesi, presentati come fortissimi in casa, non sono riusciti mai o quasi a rendersi pericolosi.
Il temuto Christensen si è messo in· luce più per la sua animosità, che per il suo fiuto del gol.
In definitiva un risultato che, per quannto si è visto sul campo, deve ritenersi giusto.
Tratto da La Roma aprile 1991
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